È passata quasi una settimana dall’ultimo episodio di Mobile Suit Gundam: THE WITCH FROM MERCURY, la puntata numero 12 che ha sconvolto, spiazzato e divertito vecchi e nuovi fan della saga in tutto il mondo. Una settimana che ho passato a letto con l’influenza e durante la quale non ho potuto condividere con voi le mie impressioni, che spero di riuscire a mettere nero su bianco in questi giorni. Ma in questo articolo vorrei discutere invece della scelta che più mi ha spiazzato di questo finale: il fatto che BANDAI NAMCO abbia cambiato idea sulla composizione della serie animata.
Inizialmente Suisei no Majo è stata presentata come una serie di ventiquattro-ventisei episodi suddivisa in due parti denominate “cour” — ovvero un periodo di circa tre mesi di trasmissione televisiva, che solitamente può essere composto da un minimo di 10 a un massimo di 14 episodi. Il termine kūru viene utilizzato sempre più spesso nell’ambito dell’animazione giapponese per indicare la “mezza stagione” (eeeh, non esistono più le mezze stagioni), ora che persino le canoniche season televisive vengono smezzate con un periodo di pausa che può durare anche più di un anno.
Nel caso dell’ultima serie di Gundam, sembra proprio che la produzione abbia scelto all’ultimo minuto di cambiare idea sulla distribuzione della serie e sul modo in cui verrà suddivisa. Niente più cour come indicato fino a poche settimane fa, bensì vere e proprie Season. Con l’episodio 12, “Avanzare anziché scappare” (disponibile ora su Crunchyroll per gli utenti Premium) è stato annunciato ufficialmente, con la schermata finale che potete vedere di seguito, che la prima stagione dell’anime si conclude proprio con questa puntata.
La seconda parte quindi, prevista per il prossimo aprile, diventa ufficialmente la Seconda Stagione. Si tratta della prima serie TV di Gundam a contare su un così esiguo numero di episodi previsti nel progetto iniziale, solo 24 contro i canonici 50 di cui in media è composto un progetto destinato al circuito televisivo. Fino a questo momento la serie TV di Gundam più breve in assoluto è stata After War Gundam X, stroncata con l’episodio 39 dei 50 previsti inizialmente. Ma non è questo il caso di THE WITCH FROM MERCURY, dato che la serie ha registrato ottime vendite in termini di GUNPLA (sold out in Giappone come nel resto del mondo, Italia compresa).
Suletta e Miorine, le due protagoniste, si sono piazzate piuttosto in alto nelle classifiche di gradimento dei fan, come quelle di Anime Trending. Gli Anime Awards 2022 hanno infatti premiato Miorine & Suletta come miglior coppia, la serie come miglior prodotto sci-fi/mecha, “Shukufuku” degli YOASOBI come miglior sigla di apertura e la serie in sé si è classificata al terzo posto come miglior produzione della stagione autunnale.
Metterei quindi da parte lo spauracchio della serie tagliata per i bassi ascolti, perché non sembra davvero questo il caso, nonostante Majo sia stata in grado di dividere letteralmente a metà gli appassionati, fra chi ha apprezzato l’ennesima svolta innovativa e chi invece rimane ben saldo ai canoni tradizionali di come un prodotto del franchise debba essere realizzato. Personalmente, ho apprezzato moltissimo questi primi dodici episodi, nonostante tutto. Ma di questo ve ne parlerò meglio nell’articolo dedicato al finale che troverete qui e nella recensione che invece ho in programma di scrivere per Akiba Gamers.
E dunque, quante stagioni avrà Mobile Suit Gundam: THE WITCH FROM MERCURY e di quanti episodi sarà composto in totale? Al momento sono confermate unicamente due stagioni per un totale di 24 episodi, ma sono speranzoso nel fatto che, in futuro, la serie verrà rinnovata per altre due stagioni da 12 episodi e possa raggiungere la soglia dei 48, che diventano 49 se consideriamo il Prologo.
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