Il Gundam gigante di Tokyo e le altre statue 1/1

Il Gundam gigante di Tokyo e le altre statue 1/1

La storia completa di tutti i Gundam comparsi nel mondo reale

Uno dei più importanti traguardi raggiunti dal franchise di Gundam negli ultimi anni è stato certamente quello della progettazione e costruzione di una riproduzione in scala 1/1 di alcuni dei Mobile Suit visti negli anime. Estremamente realistici, in grado di muoversi e addirittura trasformarsi, con veri e propri spettacoli di luci, suoni, musica e proiezioni ad accompagnarli durante tutto il corso della giornata. Il più famoso al momento è certamente il Gundam semovente di Yokohama, ma prima e contemporaneamente a questo ci sono e ci sono stati altri Gundam a grandezza naturale che hanno fatto il giro del Giappone — e non solo. Il più famoso e longevo di tutti è stato certamente l’originale Gundam gigante di Tokyo.

Ho avuto il piacere di vederne dal vivo alcuni in Giappone e in questo articolo racconterò di tutti i Gundam a grandezza naturale creati da BANDAI e Sunrise per celebrare la saga ideata da Yoshiyuki Tomino e dal suo staff.

Indice dei contenuti

GREEN TOKYO GUNDAM PROJECT: 30 anni di Gundam

Il primo Gundam in assoluto ad essere stato trasformato in una statua in scala 1/1 è stato l’RX-78-2 Gundam*. Il traguardo da celebrare era quello dei primi trent’anni dalla creazione della Prima Serie, 1979-2009. Nel 2009, ormai quattordici anni fa, il Gundam è stato eretto nel quartiere di Shinagawa, all’interno dello Shiokaze Park — sull’isola artificiale di Odaiba, a Tokyo.

GREEN TOKYO GUNDAM PROJECT

La statua 1/1 del Gundam è stata eretta come parte del GREEN TOKYO GUNDAM PROJECT a partire dal 10 luglio 2009. I cittadini, il governo e le aziende di Tokyo hanno collaborato per un rinnovamento urbano che prediligesse abbondanti aree verdi metropolitane. Centro nevralgico dell’operazione era appunto lo Shiokaze Park, che nell’estate di quell’anno ha ospitato la prima statua bipede 1/1 dell’RX-78-2 Gundam per attirare il pubblico e renderlo unico nel suo genere. Attraverso il colosso di metallo e vetroresina veniva supportato anche il progetto “Green Olympics” che prevedeva la creazione di una città rispettosa dell’ambiente in vista delle Olimpiadi di Tokyo previste allora per il 2016.

Questa prima incarnazione del Gundam gigante di Tokyo era priva di armi, era in grado di muovere la testa e presentava luci negli occhi, nel petto e lungo tutta la sua superficie (per un totale di cinquanta). I reattori sul petto e sul backpack del Gundam, inoltre, emettevano fumo durante l’animazione attivata a intervalli regolari nel corso della giornata, accompagnata da alcuni brani provenienti dalla colonna sonora della Prima Serie. Le decal sulla spalla sinistra del Gundam, inoltre, celebravano Tokyo come città candidata per ospitare i Giochi Olimpici. La statua era alta 18 metri e pesava 35 tonnellate, è stata realizzata in plastica rinforzata con fibra in vetroresina montata su uno scheletro in acciaio. Si stima che circa 4,15 milioni di persone abbiano visitato il parco per ammirarla in soli 52 giorni, prima della su chiusura.

Ovviamente, nei dintorni erano presenti stand che vendevano merchandise come libri fotografici, gadget e l’immancabile GUNPLA HG che riproduceva la statua del Gundam e il piedistallo azzurro sul quale era stata piazzata — gli stampi sono stati poi riciclati per la distribuzione dello speciale HG in edizione limitata del trentesimo anniversario della serie (RX-78-2 Gundam Ver. G30th) e del GUNPLA Starter Set Vol. 2, che conteneva l’RX-78-2 e un Gundam Marker a punta fine per le panel line. Ciascuno dei tre kit presentava una colorazione leggermente diversa rispetto all’altro.

A causa di un tifone, la cerimonia di chiusura del Gundam è stata cancellata e ciò ha ritardato anche il suo smantellamento. I fan erano tristi di non poter più godere della vista di un Mobile Suit a grandezza naturale, ma niente paura: BANDAI aveva altri piani, il Gundam di Amuro stava per volare in direzione di un’altra città del Giappone per l’estate successiva.

Le foto in questo paragrafo appartengono a COG LOG LAB. e consiglio di spulciarvi l’intero album su Flickr per un nostalgico tuffo nel passato. Raccomando anche di guardare questo splendido video che includo di seguito.


GUNPLA 30th ANNIVERSARY: il Gundam atterra a Shizuoka

Festeggiato il trentesimo anniversario di Kidō Senshi Gundam serviva un motivo per ergere nuovamente l’RX-78-2 in Giappone. E quale miglior pretesto se non il trentesimo anniversario dei GUNPLA, la cui vendita è cominciata a quasi un anno dalla fine della serie TV? Fu così che il 24 luglio 2010, praticamente un anno dopo l’esordio del Gundam allo Shiokaze Park, la statua è riapparsa a Shizuoka, città della prefettura omonima nella regione di Chūbu che ospitava il centro nevralgico per la produzione di GUNPLA, la famigerata fabbrica dove gli operai indossano le divise della White Base.

Il Gundam a Shizuoka
Sulla spalla sinistra della statua di Shizuoka era presente una nuova decalcomania dedicata al trentesimo anniversario dei GUNPLA.

Il Gundam gigante che un anno prima si ergeva a Tokyo è stato ristrutturato e migliorato, con una colorazione ancora più realistica e un set di decalcomanie tutto nuovo, nonché un nuovo titolo: RG 1/1 GUNDAM PROJECT. Ma il dettaglio che più saltava all’occhio era l’inedita Beam Saber impugnata nella mano destra che “tagliava” il nuovo piedistallo con il logo GUNPLA 30th ANNIVERSARY. La spada, purtroppo, non era sufficientemente illuminata e lo spettacolo notturno appariva alquanto deludente rispetto a quanto ci si poteva aspettare da un fascio luminescente che richiamasse quella originale. Anche in questo caso il Gundam era illuminato e aveva le stesse movenze della sua variante di Shinagawa, con il consueto spettacolo accompagnato dalle musiche dell’anime. Nei pressi della statua era presente un mini-museo con una riproduzione 1/1 del Core Fighter di Amuro semidistrutto, nonché uno dei primi Gundam Café e ovviamente un negozio dove era possibile comprare gadget di ogni genere, fra cui l’immancabile HG che riproduceva la statua e riciclava gli stampi di quello dell’anno prima — pur con la beam saber, nuove decal e un nuovo piedistallo che richiamava quello di Shizuoka.

Se il design di questo rinnovato RX-78-2 vi ricorda qualcosa, beh, avete un buon occhio: questa statua, con le sue decal, è stata utilizzata come modello per inaugurare una nuova linea di GUNPLA, i Real Grade (RG) e la riproduzione della statua di Shizuoka è il primo kit di questa nuova e ancora apprezzatissima linea.

RX-78-2 Gundam a Shizuoka

Il Gundam sarebbe dovuto rimanere a Shizuoka fino al 10 gennaio 2011 ma, in seguito all’incredibile successo dell’iniziativa, fu deciso di prolungare la sua presenza. Tuttavia, i piani di BANDAI andarono in fumo quando l’11 marzo 2011 il Giappone è stato colpito dal terremoto del Tōhoku e dal conseguente tsunami, che causato oltre 20.000 vittime e danneggiato numerose zone del paese, compreso l’RX-78-2 che ha subito danni strutturali. Gli operai al servizio di BANDAI hanno dovuto smantellarlo prima di quanto previsto per effettuare le dovute riparazioni.

Anche in questo caso le foto vengono da Flickr, in particolare da Otomodachi e mount di cui vi consiglio di sfogliare gli album. Di seguito trovate invece un suggestivo timelapse che mostra la statua di Shizuoka durante tutta la giornata.


ODAIBA GUNDAM PROJECT 2011: “Mi sento proprio a pezzi”

Smantellato l’RX-78-2 per portarlo via da Shizuoka, BANDAI ha pensato: “Sai che c’è? Dato che è già in pezzi esponiamolo così.” — o meglio, io immagino sia andata così. Nell’estate dello stesso anno, più precisamente dal 13 al 21 agosto 2011, il Gundam gigante è tornato a Tokyo, nuovamente sull’isola artificiale di Odaiba dove era già stato nel 2009.

Più precisamente la location scelta era il Symbol Promenade Park: i visitatori, pagando un biglietto di 500 yen (le volte precedenti “vedere” il Gundam era gratuito, ma non era possibile osservarlo più da vicino e toccarlo se non grazie a vari concorsi ed estrazioni) potevano guardare da vicino e toccare con mano gran parte delle componenti e della corazza del Gundam, come la testa, le spalle, le gambe e le mani su cui era persino possibile sedersi. La testa era alimentata da una bicicletta che, pedalando, generava l’elettricità necessaria per illuminarne gli occhi. Dalla spalla fu rimosso l’adesivo relativo al trentennale dei GUNPLA, ma non ci furono sostanziali cambiamenti nell’aspetto del Mobile Suit.

La mano del Gundam
Chi non ne vorrebbe un paio nel proprio salotto?

Di seguito vi includo un video che ci mostra l’evento in questione: chi lo ha caricato sostiene che durante il weekend dell’Obon e nell’ultimo giorno del Comiket l’area del Gundam era piuttosto affollata. Cosa più importante di tutta questa iniziativa, BANDAI ha devoluto parte degli incassi del biglietto di ingresso ai parenti delle vittime del terremoto e maremoto di Tōhoku.

Le foto in alto sono ancora una volta scattate da mount e caricate su Flickr, fatevi un giro anche su questo album.


RG 1/1 RX-78-2 Gundam Ver. GFT: il Gundam torna a Odaiba

Passato poco meno di un anno, BANDAI riporta la statua “1/1 RG” dell’RX-78-2 Gundam a casa sua, a Odaiba. Ma non allo Shiokaze Park come tre anni prima, bensì in una nuova location, nella piazza antistante al nuovo centro commerciale chiamato DiverCity Tokyo. E posso finalmente dire “Io c’ero!”. Sono riuscito a vedere questa versione del Gundam per ben tre anni di fila, dal 2014 al 2016, visitando tutte e tre le volte anche i locali adiacenti.

Il Gundam a Odaiba nel 2012

Il nuovo centro commerciale di Odaiba era luogo perfetto per ospitare diverse strutture collaterali alla statua: un muro dove proiettare speciali cortometraggi assieme agli spettacoli di luci durante la giornata, un Gundam Café alla sua destra, nonché uno dei luoghi che più mi mancano del Giappone di allora: il GUNDAM FRONT TOKYO, un vero e proprio museo dove era possibile trovare moltissime cose, come photo spot, immense riproduzioni di Mobile Suit, della fortezza A Baoa Qu, del cockpit del Gundam, lo stesso Core Fighter semidistrutto già esposto a Shizuoka e tantissime altre cose, come la mostra del processo produttivo dei GUNPLA, il planetario Dome-G — dove venivano proiettati cortometraggi animati esclusivi — nonché il busto a grandezza naturale del Freedom Gundam. Naturalmente nel GFT erano presenti anche negozi come quello GUNPLA e lo Strict-G che invece vendeva costosissimi, seppur fighi, capi di abbigliamento e accessori a tema Gundam.

Anche se non possiamo considerarlo uno dei Gundam 1/1, all’interno del GFT era presente un mezzo Freedom Gundam a grandezza naturale.

Di sicuro, perdere il GUNDAM FRONT TOKYO è stato uno dei dispiaceri più grandi che ho provato tornando in Giappone nel 2018, trovandoci “solo” un immenso negozio al suo posto — THE GUNDAM BASE TOKYO. È anche un peccato che tutti i cortometraggi realizzati appositamente per il Dome-G, di cui ricordo con piacere quello che vedeva l’esordio del Gundam Unicorn 03 Phenex, non siano più disponibili in alcun modo, come quelli realizzati anni prima per GUNDAM THE RIDE: A Baoa Qu e GUNDAM CRISIS.

Il Gundam gigante di Tokyo, tornato a Odaiba, serviva a promuovere il rinnovamento dell’area urbana di Tokyo in occasione della 29th National Urban Greening Fair, che si è svolta dal 19 settembre al 28 ottobre 2012. L’immenso successo dell’iniziativa ha fatto sì che la statua rimanesse al suo posto per un periodo lunghissimo, dal 19 aprile 2012 al 5 marzo del 2017. Fu ristrutturata per l’ennesima volta, riverniciata dove c’era bisogno e adornata con nuove decal — al posto dell’ultima sulla spalla sinistra c’era il simbolo della White Base. Tuttavia, diversamente da Shizuoka, questa volta la Beam Saber era tornata al suo posto sulla schiena e probabilmente era meglio così. Lo spettacolo di luci è stato migliorato notevolmente e grazie a una serie di proiettori il Gundam era in grado di “cambiare colore” per richiamare altre sue varianti, dare l’illusione di maggiore dinamicità e Amuro poteva persino far capolino dal cockpit aperto, all’interno del quale era presente uno schermo che mostrava una breve animazione.

Ritrovarmi per la prima volta davanti all’RX-78-2 che fino a quel momento avevo visto solo in foto è stata una delle più grandi emozioni della mia vita. Per ciascuno dei tre anni di vacanza a Tokyo per me è stato davvero difficile separarmene, scattare l’ultima foto e allontanarmi alla volta della stazione. Trovarsi ai piedi di un vero Gundam che si erge per quasi venti metri in altezza, ascoltare la colonna sonora di svariate serie di Gundam (oltre a quelle della Prima si aggiunsero Gundam UC, SEED, 00 e altre ancora) durante lo spettacolo di luci e fumo e vedere per la prima volta il cockpit aprirsi è un ricordo che porterò sempre nel cuore.

Tra i gadget che ancora custodisco ricordo il gashapon venduto dal distributore al lato della statua e che la replica perfettamente in miniatura, i biglietti del GFT e il piccolo sprue della testa del Gundam che ci regalarono con il biglietto nell’ultimo anno di vita del museo.

Se negli anni precedenti la statua è stata riprodotta in versione HG e RG, nel 2013, quando il Gundam gigante si ergeva fiero a Odaiba è stato rilasciato quello che ancora oggi è uno dei migliori GUNPLA dell’RX-78-2: il MG RX-78-2 Gundam Ver. 3.0, che replica la statua in ogni minimo dettaglio, ancora meglio del Real Grade.

E purtroppo questo MG, che sono riuscito a recuperare solo di recente, è l’ultimo ricordo che possiamo avere in casa di questa statua, dato che è stata l’ultima volta in assoluto che è stata esposta al pubblico. Non sappiamo con certezza nemmeno se esista ancora da qualche parte, se è finita nel giardino di qualche dirigente di BANDAI o se è stata rottamata e lo scheletro riciclato per il Gundam giunto successivamente nel medesimo luogo.

Uno degli incredibili spettacoli di visual mapping che venivano proiettati di sera a Odaiba.

Le foto in questo paragrafo sono di annintofu e mount. Avrei potuto mostrarvi quelle scattate da me, ma queste sono decisamente più belle.


RX-0 Unicorn Gundam Ver. TWC: la bestia delle possibilità

L’RX-78-2 ormai in servizio da ben otto anni viene ufficialmente mandato in pensione. Al suo posto, poco tempo dopo — ufficialmente dal 24 settembre 2017 — arriva una nuova statua in scala 1/1 che rappresenta quello che al momento era considerato il top in termini di design per un Mobile Suit di tipo Gundam, opera dell’impareggiabile Hajime Katoki. Parliamo dell’RX-0 Unicorn Gundam, protagonista della serie di novel di Harutoshi Fukui e della sua trasposizione animata di qualche anno prima, Mobile Suit Gundam UC. La “bestia delle possibilità” è stata riprodotta in una statua alta 19,7 metri e pesante 49 tonnellate. La particolarità dello Unicorn era la sua trasformazione, piuttosto difficile da replicare nella sua totalità in scala 1/1. Per questo motivo è stato usato un espediente, quello delle luci, che si accendono in maniera strategica dove non sono presenti meccanismi mobili. La vera e propria trasformazione dalla modalità Unicorn alla Destroy Mode avviene invece con la testa, le spalle, il gonnellino anteriore e una piccola porzione delle gambe.

Unicorn Mode della statua di Odaiba

In vari momenti della giornata, infatti, la statua si anima e mostra agli spettatori il suo risveglio: le oltre cinquanta luci su tutto il corpo simulano l’apertura dei pannelli dello Psycho-Frame e si illuminano di rosso (o verde), mentre la testa muta totalmente, aprendo il corno che si trasforma nel classico maedate a forma di V e cambiando volto proprio come accade nell’anime. Uno spettacolo davvero bello da vedere, ma un pelo deludente se pensiamo alla vera trasformazione dello Unicorn, che acquista qualche metro in più di altezza nella Destroy Mode e scopre le Beam Saber fino a un momento prima celate nel backpack.

Unicorn Gundam Full Psycho Frame

La statua, purtroppo, non poteva essere migliore di così, ma a perfezionarla ci pensa il solito spettacolo di luci, che combina quelle interne del Gundam, in grado di cambiare colore, con i proiettori che invece sfruttano la verniciatura completamente bianca dell’unità per “trasformarla” in molti altri Mobile Suit dell’universo di Gundam a seconda delle musiche di accompagnamento e dei filmati proiettati sulla parete del DiverCity Tokyo.

Il nome di questa nuova statua di Gundam, praticamente la seconda, è RX-0 Unicorn Gundam Ver.TWC, dove l’acronimo sta a significare TOKYO WATER FRONT CITY, nome dell’area urbana dove sorge il DiverCity Tokyo sempre alle spalle del Mobile Suit. Tuttavia, questo significa anche che il GUNDAM FRONT TOKYO, come già detto, ha chiuso i battenti e al suo posto è possibile trovare THE GUNDAM BASE TOKYO, il più grande negozio di GUNPLA dell’intero Giappone. Al posto delle attrazioni, del museo, delle esperienze audiovisive possiamo trovare unicamente uno sconfinato catalogo di model kit da ammirare già montati oppure in scatola da acquistare, nonché decine e decine di edizioni limitate che è possibile trovare solo in questo punto vendita. Di tanto in tanto nel negozio vengono allestiti angoli promozionali per le serie del momento, ad esempio nel 2018, l’ultima volta che sono riuscito a visitare il Giappone, ci ho trovato le statue dei protagonisti di Gundam Build Fighters a grandezza naturale e un photo spot di Gundam NT dove era possibile mettersi in posa nella celebre locandina divenuta meme.

Zechs alla Gundam Base Tokyo
Questa volta vi beccate qualche mio scatto, proprio uno di quelli in cui faccio il coglione. Gundam NT era al cinema in quei giorni, ma noi siamo andati a vedere Dragon Ball Super: Broly. Col senno di poi, abbiamo solo fatto bene.

Il mio parere personale: rispetto alla statua dell’RX-78-2, lo Unicorn mi è sembrato in qualche modo meno suggestivo, nonostante il gimmick delle luci e la trasformazione, ma anche meno realistico. Soprattutto per via della trasformazione solo parziale che non rispecchia al meglio quanto visto nella serie. Nonostante ciò, si tratta di uno dei migliori mecha disegnati da Katoki e fa ugualmente la sua bella figura. La statua dello Unicorn Gundam è ancora oggi presente a Odaiba ed è visitabile gratuitamente, così come THE GUNDAM BASE TOKYO. Purtroppo il Gundam Café ha definitivamente chiuso i battenti, mi auguro che lo stesso non accada in futuro per la statua del Gundam, Odaiba sarebbe davvero vuota senza.

AGGIORNAMENTO: dove un tempo sorgeva il Gundam Café dal 22 dicembre 2023 è aperto il negozio satellite THE GUNDAM BASE ANNEX, che si rivolge principalmente ai turisti con merchandise esclusivo inerente proprio all’RX-0, come borracce, magliette, penne, gashapon e qualche GUNPLA in edizione limitata.

Le foto relative allo Unicorn sono state scattate da Dennis Amith, nakashi e ivva (sfogliate il suo album). Di seguito invece vi mostro uno splendido video in timelapse che mostra il rollout della statua, il suo assemblaggio e la trasformazione.


GUNDAM FACTORY YOKOHAMA: RX-78F00, il Gundam che cammina

Annunciato per la prima volta nel 2015, quando ancora l’RX-78-2 era di stanza a Odaiba, il progetto del “Gundam che cammina” ha richiesto ben cinque anni di progettazione e sviluppo, per essere completato nel 2020 in pieno periodo di pandemia — un anno dopo rispetto a quanto previsto inizialmente — ma comunque in occasione del quarantesimo anniversario della saga.

Gundam di Yokohama

l’RX-78F00 Gundam, inedita variante ridisegnata del Gundam originale, è stato piazzato a Yokohama nell’ambito della struttura chiamata GUNDAM FACTORY YOKOHAMA, inaugurata il 19 dicembre 2020 allo Yamashita Pier con una cerimonia di apertura che ha visto il concerto dello storico gruppo LUNA SEA la sera precedente. La statua e il GFY sarebbero dovuti essere aperti fino al 31 marzo 2022, ma per via della pandemia e della chiusura delle frontiere il periodo di apertura è stato prolungato per ben due anni consecutivi e l’attrazione sarà visitabile fino al 31 marzo 2024.

Ma in che senso il Gundam “cammina”? Non aspettatevi l’impossibile, non vi è nessun cockpit né tantomeno un pilota a manovrare un vero Mobile Suit nei pressi porto della città giapponese, dato che la statua sfrutta un espediente, l’unico possibile a causa della forza di gravità del mondo reale: una vera e propria dock, una gabbia parziale, al quale il Gundam è collegato mediante un braccio meccanico che impedisce la sua rovinosa caduta. A determinati orari, come per le altre statue, viene avviata la sequenza di animazione della statua: accompagnata dalla voce di operatori fittizi la struttura si apre, la piattaforma su cui è in piedi il Gundam avanza, le luci si accendono e l’RX-78F00 compie il primo passo in avanti accompagnato dalla colonna sonora originale della Prima Serie. Subito dopo il Gundam si inginocchia, si rialza in piedi e con il braccio destro punta il dito verso il cielo. Possiamo vedere l’intero processo nel video che vi includo di seguito.

Le performance del Gundam si svolgono tutti i giorni dalle 10:30 fino alle 20:30 ogni ora e mezza e possono variare nel corso della giornata, anche con speciali spettacoli come quello organizzato in occasione del lancio di THE WITCH FROM MERCURY, che ha visto la partecipazione degli YOASOBI. Purtroppo non ho ancora avuto modo di visitare il Giappone da quando la statua è stata inaugurata, ma mi auguro di poterlo fare prima della chiusura — non mi perdonerei mai l’essermi perso uno spettacolo così unico nel suo genere e irripetibile da qualsiasi altra parte nel mondo.

RX-78F00 durante l'animazione notturna

Alto 18 metri per 25 tonnellate, il nuovo Gundam è dotato di 24 punti di articolazione, mani escluse. La struttura del GUNDAM FACTORY YOKOHAMA è suddivisa in due aree: la GUNDAM-DOCK dove si trova il mecha e il GUNDAM-LAB. Nella prima area è presente la GUNDAM-DOCK TOWER, una struttura alla quale è possibile accedere previo pagamento di un biglietto di 1.650 per gli adulti e 1.100 yen per i bambini, nonché 3.300 yen aggiuntivi per il “viewing ticket” che consente di salire su uno speciale ponte per vedere il Gundam da vicino. Nel GUNDAM-LAB è possibile scoprire dettagli sui meccanismi e sul design della statua, nonché acquistare merchandise esclusivo, al suo interno è possibile accedere a una struttura che ospita mostre, workshop ed eventi speciali. Infine, a Yokohama è sopravvissuto l’ultimo Gundam Café sulla faccia della terra, che serve ancora cibi e bevante a tema Gundam e piatti tipici della città di Yokohama.

Salendo sulla DOCK-TOWER è possibile assistere a uno spettacolo del genere.

L’RX-78F00 è inoltre detentore di un Guinness World Record, quello del più grande robot umanoide in grado di muoversi. Le splendide foto in questa porzione di articolo sono state scattate da Dick Thomas Johnson, che purtroppo non ha creato un vero e proprio album da consultare su Flickr.


GUNDAM docks at SHANGHAI: ZGMF-X10A Freedom Gundam Ver. CGP

Il primo Gundam in scala 1/1 eretto al di fuori del Giappone si trova a Shanghai, in Cina. Ed è anche il primo non appartenente alla saga dello Universal Century, bensì al calendario della Cosmic Era. Si tratta del Freedom Gundam, la seconda unità protagonista di Mobile Suit Gundam SEED pilotata da Kira Yamato, apparsa anche nel seguito Mobile Suit Gundam SEED DESTINY. La statua, strutturalmente, è molto simile al primo RX-78-2 esposto per l’ultima volta a Odaiba, dato che presenta movimento unicamente nella testa e una serie di luci distribuite per tutto il corpo.

Freedom Gundam di Shanghai
Da questa angolazione non sembra nemmeno reale!

Annunciata nel 2020 come parte del GUNDAM CHINA PROJECT (da qui il suffisso Ver. GCP) e inaugurata il 28 maggio del 2021, la statua del Freedom Gundam è ancora presente nella città cinese, nei pressi del centro commerciale Mitsui Shopping Park LaLaport Shanghai Jinqiao. Nel corso della cerimonia di apertura si è esibito T.M. Revolution, autore di alcune delle più celebri opening e insert song della serie, con uno speciale videomessaggio registrato da Mitsuo Fukuda, regista di SEED. La costruzione della statua è anche parte dell’iniziativa GUNDAM SEED PROJECT ignited che mira a riportare sotto l’attenzione del pubblico la Cosmic Era in vista dell’uscita del nuovo e attesissimo lungometraggio cinematografico.

Il Freedom è alto 18,0 metri e pesa 50 tonnellate e, per quanto ami il design dell’unità originale e della serie a cui appartiene, devo ammettere che si tratta della statua meno soddisfacente fra quelle create da BANDAI, nonostante il suo elevatissimo livello di dettaglio. La posa scelta è piuttosto strana, sembra storta, quasi come se il Freedom stesse per cadere all’indietro. L’assenza di un qualsivoglia movimento, come l’apertura delle ali (che vengono utilizzate invece come sostegno per reggere il Gundam in piedi) costituisce inoltre un passo indietro rispetto a quanto visto anche solo con lo Unicorn. Se la gimmick delle ali è stata impossibile da realizzare, personalmente avrei optato almeno per l’apertura del cockpit, come il primo Gundam di Odaiba.

ZGMF-X10A Freedom Gundam

Purtroppo in rete si trovano pochissime foto della statua, nessuna su Flickr, perciò quelle che includo in questo paragrafo le ho raccattate in giro per Google. La fotografie che ho scelto sono state scattate da langbazi_mk0, mentre di seguito vi includo un video che mostra nel dettaglio lo spettacolo di luci in abbinamento al video sullo schermo che in qualche modo animano il Freedom Gundam. E adesso che anche la Cina ha il suo Gundam che aspettiamo a piazzarne uno anche in Europa e Stati Uniti?


GUNDAM PARK FUKUOKA: RX-93ff v Gundam

Quasi un anno fa, il 25 aprile 2022, BANDAI ha inaugurato una nuova statua 1/1 di Gundam in Giappone, la seconda unità originale che raffigura il redesign di un celebre Mobile Suit apparso questa volta in un lungometraggio. Parliamo dell’RX-93 v Gundam (Nu Gundam) da Mobile Suit Gundam: Char’s Counterattack, ribattezzato RX-93ff v Gundam e dotato di una nuova colorazione e di un diverso equipaggiamento rispetto all’ala di Fin Funnel che siamo abituati a vedere sulla sua schiena.

Questa nuova statua si trova ancora oggi nella città di Fukuoka, capoluogo della prefettura con lo stesso nome nella regione del Kyūshū. Il Nu Gundam è parte del GUNDAM PARK FUKUOKA, una struttura composta da tre macroaree: il GUNDAM SIDE-F che ospita le ultime novità sul franchise e tutto il merchandise esclusivo disponibile, il VS PARK WITH G che ospita attività ludico-sportive e infine uno spazio che ospita i cabinati arcade e gli ufo catcher di NAMCO. Il tutto si trova al Mitsui Shopping Park LaLaport Fukuoka, dove l’ingresso è quasi totalmente gratuito (fatta eccezione per il VS PARK WITH G).

Per merito del suo enorme Long Range Fin Funnel posto sulla schiena, il Nu Gundam è la statua più alta in assoluto fra quelle prodotte, ben 24,8 metri per 80 tonnellate. Oltre alla testa, a differenza del Freedom e dello Unicorn è in grado di muovere anche il braccio e la spalla destra per puntare, come l’RX-78F00, la mano verso il cielo. Anche in questo caso sulla parete del centro commerciale LaLaport è proiettato un video esclusivo, che richiama naturalmente il lungometraggio di Tomino.

Le foto questa volta vengono da Red Samurai. A giudicare dal numero di foto e video che si trovano attualmente in rete, il Nu Gundam potrebbe non aver ricevuto moltissimi visitatori nel corso di questo anno ed è un vero peccato considerando quanto spettacolare reputi il suo design, anche se continuo a preferire l’originale visto nell’anime, ma soprattutto lo splendido MG Nu Gundam Ver. Ka. Mi auguro davvero di riuscire a vederlo dal vivo quest’anno assieme all’F00 di Yokohama. Naturalmente anche questa variante del Nu Gundam è stata oggetto di numerose riproduzioni in formato GUNPLA: Real Grade, Entry Grade e SD, ce n’è per tutti i gusti. Per promuoverne la creazione è stato persino realizzato un brevissimo cortometraggio in CGI, distribuito gratuitamente su YouTube. Gustiamocelo di seguito!

Con queste immagini del v Gundam a Fukuoka si chiude questo mio approfondimento sulle statue giganti dei Gundam che attualmente è possibile ammirare a Tokyo, Yokohama, Fukuoka e Shanghai, nonché a tutto ciò che è stato possibile vedere in passato prima di esse. Quali di questi Gundam siete riusciti a vedere dal vivo e quali vi piacerebbe visitare? Quali Mobile Suit vorreste che fossero riprodotti in scala 1/1? Personalmente, spero prima o poi di poter vedere dal vivo lo Zaku II di Char o un Wing Zero Custom con un meccanismo impossibile in grado di dispiegarne le ali.


Note

*Prima di esso in realtà esisteva già una rappresentazione 1/1 dell’RX-78-2 all’interno dell’attrazione GUNDAM CRISIS nel parco a tema Fuji-Q Highland (che si trova a Fujiyoshida, nella prefettura di Yamanashi), inaugurata nel luglio del 2007 e chiusa nel 2013. Tuttavia, più che una statua era un gigantesco modello in scala 1/1 adagiato sul pavimento e non era in grado di reggersi in piedi. Erroneamente viene scambiato per la statua esposta poi a Odaiba, ma si tratta di due progetti completamente diversi e affiancando due foto è possibile notare innumerevoli differenze nel design e nelle proporzioni. Non essendo una statua in grado di ergersi in altezza, così come il busto del Freedom di cui ho parlato nel capitolo del GFT, non l’ho tenuta in considerazione per questo articolo.

Sebbene ai tempi abbia documentato con notizie, foto e articoli tutto ciò di cui vi ho parlato in questo articolo sulle pagine di “FAITH” — il news blog che allora gestivo per Gundam Wing Zero / Gundam Core — purtroppo non ho più traccia di quel materiale, se non grazie a qualche snapshot effettuato dalla Wayback Machine o in qualche backup sotterrato chissà dove. Fortuna che in rete ci sono ancora tracce e testimonanze visive di quanto raccontato su siti amatoriali e fonti ufficiali come il portale Gundam.info. Per quello che ho potuto visitare in carne e ossa ho inserito qualche testimonianza personale, per tutto il resto ho sfruttato l’archivio di notizie che abbiamo pubblicato negli ultimi dieci anni su Akiba Gamers.

La foto di copertina appartiene a Dick Thomas Johnson.

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